\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \sl240 \f1 \fs24 La guerra con la Prussia ebbe fine con gli accordi del 26 febbraio - 1░ marzo 1871 (tramutati poi nella pace definitiva d
i Francoforte del 10 maggio 1871): essi giunsero dopo mesi di resistenza dellÆassediata Parigi e di guerra popolare contro lÆinvasione, guidata da L. Gambetta, ma non prima che il Bismarck avesse realizzato il suo intento dÆindurre i principi tedeschi a
costituire sotto Guglielmo di Hohenzollern lÆImpero germanico (la cui proclamazione avvenne a Versailles il 18 gennaio 1871). Le gravi condizioni di pace (cessione dellÆAlsazia e della Lorena, indennitα di 5 miliardi) spinsero Parigi contro il governo, u
scito dalle elezioni dellÆ8 febbraio 1871, e contro il capo provvisorio dello stato A. Thiers che aveva sottoscritto quei patti: ma la reazione nazionale si accompagnava alla rivoluzione sociale, e un moto operaio e piccolo-borghese il 18 marzo 1871 sÆim
padron∞ di Parigi e tenne, con il nome di \i Comune\i0 , il potere fino al 28 maggio 1871, allorchΘ la rivoluzione fu repressa in maniera sanguinosa e spietata dal governo del Thiers che risiedeva a Versailles. La sconfitta della Comune dava alla Terza R
epubblica un carattere inequivocabilmente conservatore; lo stato trovava una definizione costituzionale solo nel 1875 con appena un voto di maggioranza e si sarebbe dovuto attendere il 1879 per vederlo consolidato, dopo il fallito colpo di stato legale d
i M.-E.-P. MacMahon.\par
Pur tenendo sempre presenti lÆAlsazia e la Lorena perdute, la politica francese di questo periodo seppe rinunciare al miraggio di una ôrivincitaö immediata; consolid≥ invece la posizione internazionale del paese con unÆabile e f
ortunata politica coloniale (protettorato sulla Tunisia nel 1881, occupazione dellÆIndocina e di Gibuti nel 1881-1885) e di questa riaffermata posizione raccolse presto i frutti in sede europea, spezzando lÆisolamento nel quale Bismarck lÆaveva posta, e
annodando la Duplice Alleanza con la Russia (intesa generica nel 1891, alleanza formale nel 1893).\par
La politica coloniale francese, sempre pi∙ intensa in Africa (Madagascar, ecc.), costituiva unÆincognita pericolosa per lÆostilitα inglese che suscita
va, e lÆincidente di Fαshⁿda del 1898 fu sul punto di far scoppiare una guerra tra la Francia e la Gran Bretagna; tuttavia fin dal 1899 si assistΘ a una distensione nei rapporti franco-britannici e nel 1904 si giunse allÆIntesa cordiale, mentre il tratta
to commerciale del 1898 e gli accordi mediterranei del 1900 e 1902 sancirono un miglioramento dei rapporti italo-francesi.\par
Pi∙ stentata fu invece la ripresa della vita politica interna francese. Legittimisti, monarchici costituzionali e bonapartisti
minarono la Terza Repubblica nei suoi primi anni di vita; fu necessario superare le gravi crisi del boulangismo (1887-89), dello scandalo della Compagnia per il taglio dellÆistmo di Panama (1892) e, soprattutto, la crisi provocata dallÆingiusta condanna
del capitano Dreyfus, prima che la Terza Repubblica potesse superare il pericolo di unÆinvoluzione clericale e dittatoriale, e porre le premesse di uno sviluppo democratico borghese. Solo attraverso una lunga campagna in favore di Dreyfus, che per lÆost
inazione dei circoli clericali provoc≥ di rimbalzo un periodo di acceso anticlericalismo, la politica francese incominci≥ a svolgersi entro il normale binario parlamentare. Le stesse forze operaie, riemerse dal lungo esilio cui le aveva condannate il fal
limento della Comune, preferirono alla tradizione montagnarda-blanquista dellÆinsurrezione armata quella marxista di un partito socialista legale (scisso per≥ tra il richiamo operaistico di J. Guesde e quello democratico-socialista di J. JaurΦs; pi∙ tard
i si aggiungerα il sindacalismo di G. Sorel). Intanto, i ripetuti tentativi tedeschi di paralizzare lÆazione francese in Marocco (sbarco di Gugliemo II a Tangeri, 1905; colpo di Agadir, 1911) aggravarono i rapporti franco-tedeschi, nonostante le apparent
i provvisorie sistemazioni (conferenza di Algeciras del 1906; accordo franco-tedesco dellÆautunno 1911, che lasciava alla Francia il Marocco, in cambio della cessione dÆuna parte del Congo francese alla Germania). Il dissidio creato dalla questione dellÆ
Alsazia-Lorena era incolmabile, e ci≥ spiega come, nel 1914, una volta sopravvenuta la guerra, la Francia nulla abbia fatto per diminuirne la portata.\par
Dalla prima guerra mondiale (1914-18), che vide lÆinvasione tedesca di una parte del territorio na
zionale, la Francia usc∞ con la sua salda struttura economica indenne, e in condizioni di poter esercitare unÆeffettiva egemonia sul continente europeo. Ma il trionfo dellÆisolazionismo negli Stati Uniti e il rifiuto inglese di garantire le frontiere per
impedire qualsiasi ritorno offensivo della Germania, spinsero la Francia a realizzare tutto un sistema di alleanze e di amicizie coi giovani stati (Polonia, Romania, Cecoslovacchia, Iugoslavia) e a calcare la mano sulle riparazioni da far pagare alla Ge
rmania. Un atteggiamento diverso e pi∙ conciliante fu assunto da A. Briand, che insieme a G. Stresemann (1925-1929) si fece interprete dei principi animatori della Societα delle Nazioni.\par
Il primo dopoguerra vide modificarsi profondamente la situazio
ne interna della Francia: la reazione di un partito comunista francese acu∞ la lotta delle classi, il trionfo del cartello delle sinistre nel 1924 suscit≥ paure e, per converso, rafforz≥ in alcuni settori la posizione dellÆestrema destra e dei nazionalis
ti; a partire dal 1930 si assistΘ anche a qualche infiltrazione fascista, divenuta ancora pi∙ forte dopo la vittoria nel maggio 1936 del Fronte popolare, che ebbe come effetto la radicalizzazione dello scontro politico interno (il gabinetto L. Blum si di
mise nel giugno 1937), rendendo incerta e debole la politica estera della Francia alla vigilia del conflitto.